Cala il sipario sull’attesissimo Festival “John Fante Il dio di mio padre”, giunto alla sua diciannovesima edizione.
Tenutasi a Torricella Peligna, comune che partecipa al progetto Italea Abruzzo, dal 22 al 25 agosto, la manifestazione ha offerto al pubblico un ricco programma di incontri, letture e spettacoli, attirando un vasto numero di appassionati e curiosi.
Un omaggio a John Fante e alle sue radici abruzzesi
Organizzato dal Comune di Torricella Peligna per celebrare lo scrittore italo-americano John Fante, il Festival è diventato nel corso degli anni un appuntamento imperdibile per gli appassionati di letteratura e cultura. Le radici abruzzesi dello scrittore, in particolare il legame con il paese natale di suo padre, sono al centro di ogni edizione.
Premi e riconoscimenti
Durante la cerimonia di chiusura è stato assegnato il prestigioso Premio John Fante Opera Prima 2024 ad Aurora Tamigio, per il suo romanzo “Il cognome delle donne”, edito da Feltrinelli. La giuria, presieduta da Maria Ida Gaeta, ha selezionato tre finalisti: sul podio, oltre al libro vincitore, “Tangerinn” di Emanuela Anechoum e “Uvaspina” di Monica Acito.
Sono stati inoltre proclamati i vincitori del Premio Italia Radici nel Mondo-Toto Holding, concorso dedicato ai racconti inediti di italiani residenti all’estero e italo-discendenti: trattasi di Domenico Capilongo con “Semi”, per la categoria “italodiscendente”, ed Elisa Kirsch con “Il Paese dove (s)fioriscono i limoni”, per la categoria “nuova emigrazione”.
Un parterre di ospiti d’eccezione
L’edizione 2024, tenutasi in corrispondenza dell’Anno delle Radici Italiane nel mondo, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti di rilievo. Fra questi, lo scrittore italo-argentino Mempo Giardinelli, l’antropologo Vito Teti, Dario Voltolini (finalista del “Premio Strega 2024”), lo scrittore uruguaiano Felipe Polleri, i giornalisti Peter Gomez, Maria Latella e Lucio Luca, il cantautore Setak (fresco vincitore della “Targa Tenco 2024” per il miglior album in dialetto), il fotografo Ken Marchionno e il critico musicale Paolo Talanca.
Di particolare impatto emotivo la partecipazione dei due figli di John Fante, che, durante l’ultima giornata del Festival, hanno condiviso con la platea il ricordo del padre e il profondo legame che unisce la loro famiglia a Torricella Peligna e, più in generale, all’Italia.
Appuntamento al 2025
Il John Fante Festival tornerà nel 2025 per festeggiare il suo ventennale: sono previste nuove sorprese e ospiti di prestigio.
Ad ogni modo, gli eventi che impreziosiscono quest’Anno delle Radici Italiane nel Mondo non finiscono qui: l’Abruzzo si prepara infatti ad ospitare ancora tante iniziative dedicate alla musica, alle tradizioni, alla storia e all’enogastronomia di questa splendida regione.