Il Majella Etnofestival a San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE), svoltosi il 2 e il 3 agosto, ha celebrato le radici, la danza, le tradizioni e la cultura popolare d’Abruzzo.
Il Festival 2024, appuntamento annuale che quest’anno ha celebrato il ventennale, è stato un viaggio emozionante attraverso la tradizione della musica popolare, la danza e la cultura, con gruppi musicali speciali, e appassionati provenienti da tutta Italia, che hanno dato vita a performance e laboratori di danza.
San Valentino in Abruzzo Citeriore capitale multiculturale
Accanto alla tradizionale offerta di musica, canto e danza popolare del Centro-Sud, con gruppi provenienti da Abruzzo, Calabria, Marche, Molise, Puglia, Piemonte, il Majella EtnoFestival ha realizzato il primo “Parlamento popolare” delle minoranze linguistiche, trasformando San Valentino, per due giorni, in una piccola “capitale” multiculturale. Il parlamento popolare si è riunito il 3 agosto nella suggestiva cornice del giardino di Castello Farnese, e ha raccontato in musica e in danza la storia meravigliosa di comunità “resistenti” alloglotte: gli albanesi di Villa Badessa (unica comunità arbreshe d’Abruzzo), i croati di Montemitro e Acquaviva Collecroce (Molise). In Abruzzo e nel sud d’Italia vivono comunità che parlano Albanese, Croato, Franco-Provenzale, Griko: “radici” preziose che bisogna conoscere, proteggere, continuare a intrecciare.
Era presente anche una folta rappresentanza di Celle di San Vito (Cèlles de Sant Uite), paese di 140 abitanti, situato tra i boschi dei Monti Dauni in provincia di Foggia, che conserva la sua antica lingua franco-provenzale da quasi 800 anni, a seguito dell’arrivo delle famiglie dei soldati di Carlo d’Angiò.
Il Majella Etnofestival ha assunto un significato ancora più profondo e simbolico, svolgendosi nell’anno delle “Radici Italiane nel Mondo”, in collaborazione con il progetto Italea Abruzzo.