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Il Viaggio delle Radici di Laura Miscione da Buenos Aires a Fara San Martino, nel segno di Italea Abruzzo

25 Settembre 2024

3 minuti

FARA SAN MARTINO (CH) – Se è vero che come recita un proverbio zen “nella vita bisogna fare 3 cose: piantare un albero, scrivere un libro e avere un figlio”, di certo Laura Miscione, italo-argentina con origini abruzzesi, non sta perdendo tempo.

La ragazza, interprete e scrittrice proveniente da Buenos Aires, in questi giorni ha avuto modo di visitare per la prima volta l’Abruzzo, terra delle sue origini, ed in particolare Fara San Martino, meraviglioso paese alle falde della Majella abruzzese.

Durante i suoi due giorni di soggiorno, Laura ed il compagno Xavier hanno potuto fare tappa nei luoghi che quasi cento anni fa accoglievano la famiglia Miscione ed in particolare il nonno di Laura, Alfonso Miscione, nato a Fara San Martino da Michele e Antonietta Natale, vissuti in Abruzzo fino a circa il 1931 per poi migrare in Argentina.

Nel primo giorno di visita, sotto la speciale guida del primo cittadino locale Antonio Tavani, di Barbara Dalla Costa accompagnatrice turistica autorizzata e dei referenti di Italea Abruzzo Gianmaria Tantimonaco, Emanuele Grotta e Marco Cirulli; Laura ha visitato le due “Case delle Radici”, ossia gli stabili che ai tempi ospitavano la sua famiglia, per poi immergersi tra le vie di Fara San Martino per scoprirne storie e caratteristiche.

Il giorno successivo la coppia è stata ospitata all’interno del Municipio per la consegna ufficiale dei documenti della famiglia Miscione, frutto del prezioso lavoro di ricerca svolto dall’ufficio anagrafe rappresentato da Maria Gina Alleva e donati insieme ad alcuni omaggi ed una targa celebrativa dall’Amministrazione comunale nelle persone del sindaco, del vicesindaco Marilisa Natale, dell’assessore Ivan Romano e della consigliera Luigina Cipolla. Durante la cerimonia è stato poi possibile far conoscere Laura con la parte della sua famiglia ancora presente a Fara San Martino, ossia Tiberio Miscione e la moglie Lucia Ricci, che hanno poi ospitato i due giovani Viaggiatori delle Radici nella propria casa per un pranzo domenicale ricco di emozione, buona tavola e affetto.

Per sugellare questo lieto evento (e rispondere al proverbio zen che accompagnato questo viaggio), Italea Abruzzo ed il Comune di Fara San Martino, in accordo con Laura, hanno deciso di lasciare testimonianza tangibile di questo Viaggio delle Radici: la piantumazione di un albero di ulivo, simbolo di rigenerazione, fratellanza, prosperità, che nei prossimi giorni sarà accolto a Fara San Martino a rappresentazione di un’esperienza che di certo ha fatto germogliare in Laura sentimenti e consapevolezze nuove, che speriamo possano crescere forti e gentili anno per anno così come l’ulivo “Miscione”, che sempre l’aspetterà lì dove tutto è partito, l’Abruzzo.

Così il Sindaco di Fara San Martino Antonio Tavani: “È sempre emozionante ospitare “faresi” di ritorno, anche se qui siamo di fronte ad una viaggiatrice argentina già di seconda generazione, partita alla ricerca delle radici del nonno che lasciò Fara ancora bambino. È bello vedere come cittadini di una metropoli come Buenos Aires si appassionino ai racconti che abbiamo potuto ricostruire su vicoli, stradine, “camere di casa” addirittura antecedenti la guerra. Mi ha colpito di questa ragazza trentenne e di questa storia quello che, è evidente, nonno e papà le hanno trasmesso in tutti questi anni, e soprattutto che loro hanno conservato a partire dal 1930”.

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